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L'Hip Hop si è fatto grande

Ai giorni nostri molti ragazzi apprezzano la cultura Hip Hop , ognuno per i propri motivi ,e più o meno tutti hanno un’ idea sull’argomento . Difatti va di moda descrivere quest’arte con una semplice parola , che sia strada , ritmo , amore , e infiliamoci anche droga , che a molti opinionisti improvvisati piace. Ma alla fine perché è nata questa corrente artistica che è riuscita a dare una vera attitudine di vita a coloro che se ne sono innamorati ? Secondo me la parola chiave è “disagio”. Se facessimo un giro nel passato , magari con una bella DeLorean , e andassimo a Brooklyn nei primi anni 70 , troveremo tanta gente diversa con tanti sentimenti diversi , a volte anche contrastanti fra di loro . L’America in guerra in Vietnam , ragazzi Hippie contro la guerra , tanti stranieri europei che vorrebbero vivere il sogno americano ed infine , come ultima ruota del carro , ci saranno i ghetti dei neri americani , che nonostante un certo Martin Luther King fece di tutto per i loro diritti civili , la loro vita non mutò più di tanto ; diede “soltanto” una voglia incredibile di rivalsa . Ed è qui che nacque tutto . Nei garage dei Dj amanti del Funk e del Dub , risuonavano le batterie dove dapprima i primi veri ballerini davano sfoggio a sempre più nuove tricks e successivamente venne inserita una voce , ritmica ed incalzante , che sapesse prendere il pubblico spensierato per quelle poche ore e facendolo divertire . Era un modo piacevole di intendere comunità dove tutti i “fratelli e sorelle” si sentirono appagati e al sicuro dalla vita travagliata e dura della New York del tempo , gli stessi fratelli che durante il giorno erano in giro a scrivere il proprio nome in ogni angolo della strada , per dire “IO CI SONO”. Ma cosa è rimasto di questo sentimento di solitudine sociale e disagio ai giorni nostri? Probabilmente il disagio è rimasto , ma quello che prova l’amante del genere ad ascoltare certa roba attuale! Suoni lontani anni luce dall’originale , ritmica molto più rapida per dare spazio ai cosiddetti “extrabeat” che non fanno capire un accidente , testi superficiali con le stesse ripetute e stancanti tematiche , ma soprattutto l’utilizzo spropositato e continuativo di AudioTune o simili nelle loro perle . Per carità , anche grandi del passato hanno utilizzato la loro voce modificata per rendere il pezzo più innovativo e fresh (2Pac in California Love) , ma tutto ha un limite e quando questa linea viene oltrepassata più volte si incomincia a percepire un fastidio che sale dallo sterno per poi riscendere. Ovviamente non è sempre cosi drastica la faccenda , ma la presenza di quel gran sito web quale Youtube ha permesso di rendere pubblico anche quello che non vorresti sia pensato da qualsiasi anima umana , rendendo così ancora più difficile la ricerca di veri talenti . In Italia la situazione si è finalmente andata a delineare ,dopo il boom mediatico iniziato all’incirca nel 2010 ; chi si è avvicinato a questa cultura ed è rimasto inchiodato ad essa ha dimostrato di valere qualcosa. Infatti molti di essi hanno fatto qualche canzocina e sono spariti dalla circolazione , invece chi ha creduto in se stesso , magari apprezzando e anche sopportando qualche critica , ha saputo migliorarsi esponenzialmente dando un nuovo tocco a questa musica , ritornando un po’ alle origini. Certo la partenza non era delle migliori , ma come si dice , i risultati si vedono alla fine. Rivoluzione o Involuzione , su una cosa non si può discutere : il modo di intendere quest’arte è cambiato. Le jam per strada sono quasi estinte , i writer sono diminuiti , rimangono i grandi , e lo si può vedere dai muri spogli e scoloriti di molte città , ne tantomeno si potranno incontrare con frequenza breaker che ballano in stazione o in qualsiasi piazza . Ormai Hip-Hop si spinge molto più nel web , attraverso video ,articoli , serate organizzate e chi più ne ha più ne metta . Basti guardare quanto la Redbull promuova questa visione alternativa , con tutti gli eventi e i dischi sponsorizzati dall’azienda .Robe con un seguito cosi grande da non esserci paragoni. E mentre tutto questo incomincia ad essere apprezzato , quasi eliminando il concetto di cultura chiusa e defilata , c’è chi critica aspramente questa nuova visione , chi invece la sposa perfettamente e infine esistono anche quelli di mezzo , affermando che si sia trovato un nuovo equilibrio. E voi cosa ne pensate?

Peace.


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