top of page

"Vi spieghiamo perché il rap serve all'intera umanità"

Il ruolo iniziale del rap fu quello di incanalare gli impulsi aggressivi e di disagio che gli Afroamericani percepivano giornalmente, e questa nuova forma d’arte fu una manna dal cielo per i ragazzi del ghetto il quale sicuramente non si prospettava un futuro radioso. Quindi questa esasperata ricerca del ritmo da dare alla parola ha dato, fin dagli arbori, una possibilità di riscatto, una chance per dire la propria. Col passare degli anni le tematiche sono cambiate, ci si è spinti sempre di più su ambiti politici e sociali, dando un peso ancor più maggiore alle frasi dette durante una banalissima traccia. Possiamo citare gli NWA con il disco intero“Straight Outta Compton” dove si raccontavano le dinamiche scomode di Compton, creando successivamente dei grossi grattacapi al gruppo culminati col carcere, ma dando un vero senso di appartenenza alla comunità, oppure Eminem con “Mosh” dove incita ,soprattutto ai giovani, a votare con discrezione per le elezioni americane del 2004, quelle poi vinte dal presidente Bush; la canzone per mesi non è stata proposta dalle radio americane, ed è stato obbligato al rapper di adattare il video da mandare su Mtv per renderlo visibile a tutti. In America quest’anno ha fatto invece scalpore la perfomance di Kendrick Lamar (guarda caso sempre di Compton) ai Grammy salito in catene con altri “detenuti” in segno di protesta soprattutto appoggiando il movimento contro la discriminazione razziale “Black Lives Matter”; qualora non l’aveste ancora fatto , ascoltatevi “To Pimp a Butterfly” dove ogni traccia ha una storia da raccontare, da “King Kunta” a “Alright”

Anche l’Italia ha la sua storia, partendo principalmente dai movimenti delle Posse fino ad arrivare a qualche anno fa con Caparezza con “Non Siete Stato Voi” ,traccia che raccoglie le critiche del popolo riguardante la politica corrotta del bel paese, dove addirittura al concerto del 1 Maggio una folla intera lo voleva proclamare Presidente della Repubblica per il coraggio da lui avuto. Di importante valenza è anche tutto il repertorio lasciato dagli Assalti Frontali, più in particolare dal collaboratore Lou X ; ascoltare “Cinque minuti di paura”,da ancora oggi la sensazione di ricevere un pugno nello stomaco per la schiettezza con cui si esprime, raccontando una storia travagliata di un ragazzo dipendente dall’eroina(qualcuno dice che appena la cantasse scappavano anche delle lacrime), esprimendo semplicemente il concetto che la droga fa schifo.

Ovviamente questi sono casi su larga scala che hanno fatto scalpore negli anni, ma in fin dei conti una bella traccia rap, con dei bei contenuti, ti permette di pensare e di vedersi all’interno, aprendoti anima e mente. Infatti spesso e volentieri si da del fratello al rapper solo perché racconta una vicenda di vita molto simile a quella vissuta dall’ascoltare stesso, e ci si riesce ad immedesimarsi perfettamente col testo. Anche io, magari in momenti un po’ giù, sento la necessità di ascoltare qualche traccia fondamentale che mi faccia ritornare con i piedi per terra, facendomi comprendere che i problemi di vita li hanno tutti e vanno affrontati con forza e coraggio, senza abbattersi troppo. Questa è la vera forza del rap, questa è la vera utilità delle parole mescolate con i 4/4.

Per esempio una delle mie canzoni cardine per questi momenti cupi è “Dimentica” di Stokka&MadBuddy, storica traccia contenuta in BlockNotes. Invece per voi qual è la canzone che vi trasmette qualcosa di speciale o che vi risolleva il morale da una giornata no?

Peace.


Recent Posts
Follow Us
  • Facebook Long Shadow
  • Twitter Long Shadow
  • SoundCloud Long Shadow
bottom of page